Contaminazione da PFAS alimentare: cibi, mangimi e MOCA
Come ha segnalato nel 2020 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), la presenza negli alimenti dei principali PFAS a lunga catena (come PFOS e PFOA) è una fonte di preoccupazione per la salute pubblica.
I motivi di preoccupazione sono rappresentati dalla elevata persistenza e capacità di bioaccumulo, la presenza diffusa e pervasiva dovuta a fonti multiple (dai rilasci di rifiuti industriali nell’ambiente agricolo all’uso di fanghi come fertilizzanti alla presenza nei materiali a contatto con gli alimenti) nonché la tossicità per svariati sistemi dell’organismo (immunitario, endocrino, riproduttivo, metabolico..), soprattutto nelle fasi critiche dello sviluppo intrauterino e infantile. A questo si aggiunge la scarsezza di dati su altri PFAS che contaminano le filiere agroalimentari, ma per i quali non si può ancora fare una valutazione del rischio. I PFAS sono presenti in tutti gli alimenti, ma –a parte i tanti hotspot di contaminazione- gli alimenti di origine animale sono quelli maggiormente a rischio, una caratteristica comune a molti contaminanti capaci di bioaccumulo.
In risposta alle crescenti preoccupazioni, la Commissione Europea ha pubblicato dei limiti massimi di residui negli alimenti per la somma dei quattro PFAS valutati da EFSA in quanto prioritari per la contaminazione degli alimenti (PFOA, PFOS, PFNA, PFHxS). La normativa è entrata in vigore dall’inizio del 2023; Queste sostanze entrano, pertanto, nei piani di autocontrollo delle imprese agroalimentari nonché nei controlli ufficiali degli alimenti e nei piani per il monitoraggio dei contaminanti degli Stati Membri dell’Unione Europea. Tuttavia, i controlli sono componente necessaria, ma non sufficiente, di una strategia di contenimento della presenza dei PFAS negli alimenti. Una prevenzione “dai campi alla tavola” secondo la moderna visione One Health, richiede attenzione per l’origine e la qualità di fertilizzanti, mangimi e pascoli per gli animali da reddito e delle acque utilizzate per la produzione e preparazione degli alimenti, nonché per tutti i materiali –stoviglie incluse- che vengono a contatto con il nostro cibo.
I PFAS nelle ostriche
I PFAS nelle ostriche Nel seguente studio è stato valutato il livello di contaminazione nelle ostriche americane raccolte in diverse aree studio in Florida, USA. Inoltre, è stata presa in esame la correlazione tra la quantità di PFAS nell'acqua e lo spessore e il peso del guscio di un'ostrica. I risultati ottenuti Leggi altro...
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