Aree hotspot nel mondo
Contributi FOSAN di Francesco Maria Bucarelli
Le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) sono degli interferenti endocrini contenenti atomi di fluoro. Le loro origini risalgono dalla seconda guerra mondiale, queste sostanze sono state utilizzate per fabbricare attrezzature militari, inclusi sistemi radar e carburante per aerei. Dopo la guerra, l’uso del PFAS si estese a varie applicazioni civili ed hanno portato a gravi contaminazioni ambientali e rischi per la salute in diverse aree nel mondo:
- In Veneto, negli ultimi anni, c’è stata una crescente preoccupazione per l’impatto ambientale dei PFAS in particolare nel comune di Trissino che ha come fonte principale lo scarico industriale della Miteni spa, un’industria chimica che produce composti fluorurati con conseguenze di contaminazione delle acque potabili nei territori di una trentina di comuni delle province di Vicenza, Verona e Padova. Una contaminazione vastissima, iniziata nel 2013 a seguito di alcune ricerche sperimentali effettuate da CNR-IRSA su incarico del Ministero dell’Ambiente, è stata segnalata la presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in acque sotterranee, acque superficiali e acque potabili, cosicché, il governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza nella regione Veneto a causa della contaminazione da PFAS nelle acque sotterranee. La contaminazione coinvolse 350.000 abitanti, infatti, successivamente si è provveduto al controllo sanitario delle persone e alla predisposizione si misure di abbattimento eseguendo un biomonitoraggio delle acque.
- Allo stesso modo Paesi Bassi, la contaminazione da PFAS è stata identificata in diverse aree dell’ Olanda comprese le vicinanze di aeroporti e siti industriali dove è stato documentato un caso importante di contaminazione per via aerea della popolazione residente attorno ad un grande impianto di produzione del PFAS dell’azienda industriale Chemours di Dordrecht i cui fiumi, non filtrati, furono scaricati in atmosfera liberamente per decenni, aggravando successivamente lo stato del suolo attraverso il particolato , mentre nella popolazione olandese contaminata per via aerea sono state osservate concentrazioni ematiche di alcuni PFAS simili a quelle osservate in Veneto. Perciò Il governo olandese è intervenuto per regolamentare l’uso dei PFAS e per ripulire i siti contaminati, sono stati apportati dei limiti riguardanti i PFAs alle aziende che producono, importano o commercializzano questi contaminanti, le aziende devono registrare queste sostanze presso l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
- Anche la Cina sta affrontando un crescente problema dovuto ai PFAS, con segnalazioni di contaminazione nelle acque sotterranee e nel suolo vicino ai siti industriali. Le indagini eseguite, portano a delle concentrazioni pressoché notevoli di PFAs, specie nelle acque-colture in particolare nel fiume Hun, dove i PFAS aumentavano nei tratti a valle delle città di Shenyang e Fushun attraversate dal fiume, dovuti agli scarichi fognari urbani che apportarono un importante contributo alla contaminazione delle acque (all’incirca 5 kg all’anno), infatti, nelle acque superficiali le concentrazioni delle PFAS erano inferiori rispetto alle acque reflue dagli impianti industriali, suggerendo che il contributo dell’acqua potabile alla quantità quotidiana ingerita era minima. Attualmente Il governo cinese non ha una legge specifica sulla gestione delle sostanze chimiche nell’ambiente ma vedrà l’avvio di progetti pilota per ripulire i nuovi inquinanti dai fiumi e da altre importanti fonti di acqua potabile e in alcune industrie
- Negli Stati Uniti, la contaminazione da PFAS è stata segnalata in diversi stati, in particolare si è verificato un episodio di contaminazione delle falde acquifere sulle sponde del fiume Ohio negli inizi degli anni 2000 quando la DuPont aveva taciuto per decenni sulla pericolosità delle PFAS, omettendo di fornire informazioni sulla loro tossicità alle autorità governative degli USA. Nel 2019, lo stato dell’Ohio ha identificato 1.500 siti contaminati da PFAS, compresi siti vicino a basi militari e aeroporti. In seguito alla contaminazione vennero fatte delle analisi epidemiologici indipendenti dove la popolazione è risultata affetta da una o più patologie PFAS-associate (Cancro del rene, Cancro del testicolo, Malattie della tiroide, Ipercolesterolemia, Colite ulcerosa, Ipertensione gravidica/preeclampsia).
Aree nel mondo
in questa area potrai vedere quali sono le aree maggiormente coinvolte stato per stato per informazioni: osservatorio.pfas@gmail.com
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