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Contaminazione da PFAS ambientale: bioma, acque, suoli, polveri domestiche e riciclo2023-09-28T15:18:49+00:00

Contaminazione da PFAS ambientale: bioma, acque, suoli, polveri domestiche e riciclo

Primo screening nazionale per la valutazione della presenza di sostanze perfluoroalchiliche nei corpi idrici superficiali e sotterranei

A seguito di richiesta da parte del MATTM nel 2017 è stato istituito un Tavolo Tecnico SNPA tra ISPRA ed Agenzie Regionali e provinciali per la Protezione dell’ambiente per definire gli indirizzi per la progettazione delle reti di monitoraggio per le sostanze perfluoroalchiliche nei corpi idrici superficiali e sotterranei.

Tramite un preliminare lavoro di raccolta di informazioni è stato possibile definire i metodi analitici da adottare nelle attività di monitoraggio per le singole sostanze ed i relativi limiti di quantificazione; identificare la rete dei Laboratori del SNPA disponibili, per il principio di sussidiarietà, a farsi carico delle attività analitiche delle Agenzie non in condizioni di raggiungere le prestazioni analitiche stabilite; definire i criteri per l’individuazione delle stazioni di monitoraggio interessate da pressioni ritenute significative per i composti PFAS.

E’ stato quindi possibile avviare e completare, nel 2018, un’attività di screening preliminare a livello nazionale sulla presenza di PFAS nelle acque superficiali e sotterranee.

L’obiettivo dello studio è stato quello di estendere a livello nazionale gli approfondimenti tesi a valutare l’estensione e l’entità del fenomeno di contaminazione delle acque e di individuare le eventuali fonti di inquinamento, tramite un’attenta analisi delle pressioni e degli impatti così da poter predisporre efficacemente i monitoraggi regionali ai fini della classificazione dei corpi idrici.

Lo studio è stato eseguito su un numero complessivo di 302 stazioni relative a 20 tra Regioni e Province autonome; sono state effettuate 3186 determinazioni analitiche. Il numero di stazioni campionate è stato molto variabile da regione a regione e/o provincia autonoma, andando da un minimo di 4 stazioni ad un massimo di 56.

Il monitoraggio di screening delle acque superficiali è stato eseguito su un totale di 185 stazioni situate in 20 tra Regioni e Province autonome, effettuando 2032 determinazioni.

Relativamente alle acque superficiali la normativa fissa dei valori di Standard di Qualità Ambientale -Media Annua (SQA-MA) solamente per 6 analiti: PFOA, PFOS, PFBA, PFPeA, PFBS e PFHxA. Per questi 6 analiti, il limite di quantificazione (LOQ) impiegato nelle elaborazioni dei risultati è stato il valore richiesto dalla normativa, corrispondente al 30% dello SQA-MA.

Per i 6 analiti per i quali è definito un valore di SQA, sono state eseguite 1110 determinazioni. In 150 casi (14%) sono state rilevate concentrazioni pari o superiori al limite di quantificazione richiesto dalla normativa vigente. Queste 150 presenze sono distribuite in maniera non uniforme sul territorio nazionale ma interessano tutte le Regioni e le Province autonome investigate.

Tra le sostanze perfluoroalchiliche ricercate nelle acque superficiali soltanto PFOS e PFOA raggiungono concentrazioni superiori ai valori di SQA-MA.

In generale, le concentrazioni inferiori al LOQ costituiscono la quasi totalità dei risultati. Fa eccezione il PFOS che presenta, nel 45% dei casi, concentrazioni superiori anche all’SQA-MA.

Complessivamente, solo per gli analiti PFOS e PFOA si registrano casi di concentrazioni superiori all’SQA-MA.

Il monitoraggio di screening delle acque sotterranee è stato eseguito su un totale di 117 stazioni, in 20 tra regioni e province autonome, effettuando 1154 determinazioni.

In 232 casi (20%) sono state rilevate concentrazioni pari o superiori ai limiti di quantificazione dei laboratori che hanno eseguito le analisi. Anche queste 232 presenze sono distribuite in maniera non uniforme sul territorio nazionale.

Come per le acque superficiali, tra le sostanze perfluoroalchiliche ricercate, soltanto PFOS e PFOA hanno fatto rilevare casi di concentrazioni superiori ai valori soglia fissati per le acque sotterranee.

Per PFOS sono state rilevate presenze in 65 stazioni sotterranee su 117 (56% dei casi), con 7 superamenti del valore soglia di 30ng/l.

Per PFOA sono state rilevate presenze in 44 stazioni sotterranee su 117 (38% dei casi) con 4 casi di superamento del valore soglia di 500ng/l.

Conclusioni

Questa raccolta di informazioni sulla presenza dei composti PFAS nei corpi idrici superficiali e sotterranei, ancorché disomogenea rispetto alla numerosità delle determinazioni – che variano in maniera rilevante tra le Regioni – è stata condotta in modo coordinato dal SNPA e permette di evidenziare che la presenza di sostanze perfluoroalchiliche è un fenomeno diffuso, che riguarda la maggior parte delle regioni del Paese.

Come già richiamato nel paragrafo precedente, la densità informativa molto eterogenea di questa rete di monitoraggio, non consente di confrontare, con elaborazioni statisticamente significative, le concentrazioni rilevate a livello regionale ma, piuttosto, consente di operare un confronto dei valori rilevati con i limiti di legge ed i valori soglia fissati a livello normativo.

Monitoraggi più estesi in termini spazio-temporali permetteranno di ottenere un quadro più completo sui livelli di presenza e, in particolare, consentiranno di confrontare i range di concentrazione che caratterizzano le diverse aree geografiche; monitoraggi ripetuti nel tempo, consentiranno, altresì, una valutazione dei trend di concentrazione di questi composti, necessaria per comprendere se la concentrazione dei PFAS mostri, nelle aree indagate, un trend positivo o negativo.

Sulla base delle informazioni raccolte potranno, infine, essere definiti gli indirizzi per la progettazione delle reti di monitoraggio delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nei corpi idrici superficiali e sotterranei, nonché la rete dei Laboratori del SNPA che può operare conformemente ai requisiti normativi.

Link Relazione Tecnica

N.B. Le ARPA (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) attualmente pubblicano i dati relativi al monitoraggio periodico dei contaminanti nei corpi idrici; alcune di esse presentano i risultati anche in maniera specifica per i PFAS. Di seguito si riportano alcuni link:

ARPA Veneto 

ARPA Lombardia 

ARPA Piemonte (campionamento acque sotterranee a Spinetta Marengo)

ARPA Piemonte (progetto per la conoscenza della presenza e diffusione dei PFAS)   

ARPA Toscana (percentuale monitoraggio acque)

ARPA Toscana (sostanze organiche perfluorurate in Toscana)

ARPA Lazio

ARPA Friuli Venezia-Giulia

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