Il rilascio di microplastiche e nanoplastiche da contenitori di plastica e buste alimentari riutilizzabili

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Questo studio ha analizzato il rilascio di microplastiche e nanoplastiche da contenitori di plastica e buste alimentari riutilizzabili in diversi scenari di utilizzo, utilizzando acqua deionizzata e acido acetico al 3% come simulanti alimentari per alimenti acquosi e alimenti acidi. I risultati hanno indicato che il riscaldamento a microonde ha causato il maggior rilascio di microplastiche e nanoplastiche negli alimenti rispetto ad altri scenari di utilizzo, come la refrigerazione o la conservazione a temperatura ambiente.

È emerso che alcuni contenitori potevano rilasciare fino a 4,22 milioni di microplastiche e 2,11 miliardi di nanoplastiche da un solo centimetro quadrato di plastica entro 3 minuti di riscaldamento a microonde. Anche la refrigerazione e la conservazione a temperatura ambiente per oltre sei mesi possono rilasciare da milioni a miliardi di microplastiche e nanoplastiche. Inoltre, la busta per alimenti a base di polietilene ha rilasciato più particelle rispetto ai contenitori di plastica a base di polipropilene.

I risultati della modellazione dell’esposizione hanno suggerito che la massima assunzione giornaliera stimata era di 20,3 ng/kg-giorno per i neonati che bevevano acqua cotta al microonde e di 22,1 ng/kg-giorno per i bambini che consumavano prodotti caseari cotti al microonde in contenitori di polipropilene.

Inoltre, uno studio in vitro condotto per valutare la vitalità cellulare ha mostrato che le microplastiche e le nanoplastiche estratte e rilasciate dal contenitore di plastica possono causare la morte del 76,70 e del 77,18% delle cellule renali embrionali umane (HEK293T) a una concentrazione di 1000 μg/mL dopo un’esposizione di 48 e 72 ore, rispettivamente. Lo studio di laboratorio ha fornito prove della potenziale tossicità di queste particelle di plastica sulle cellule.

È importante notare che è il primo studio a utilizzare particelle di microplastica e nanoplastica effettivamente rilasciate per i test di tossicità in vitro, mentre gli studi precedenti utilizzavano particelle di plastica disponibili in commercio o sintetizzate in laboratorio. L’entità dell’accumulo di particelle di plastica derivante dall’ingestione di cibo, così come il potenziale di esposizione attraverso l’inalazione e l’assorbimento cutaneo, sono ancora sconosciuti. Questo studio sottolinea l’urgente necessità di ulteriori ricerche per indagare gli impatti sulla salute delle particelle micro e nanoplastiche presenti negli alimenti.

Assessing the Release of Microplastics and Nanoplastics from Plastic Containers and Reusable Food Pouches: Implications for Human Health

Kazi Albab Hussain, Svetlana Romanova, Ilhami Okur, Dong Zhang, Jesse Kuebler, Xi Huang, Bing Wang, Lucia Fernandez-Ballester, Yongfeng Lu, Mathias Schubert, and Yusong Li. Environmental Science & Technology 2023 57 (26), 9782-9792 DOI: 10.1021/acs.est.3c01942

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