Presenza di PFAS in MOCA usa & getta e ad uso ripetuto con relativa migrazione negli alimenti.

 

Articolo test

Questo studio si antepone come revisione bibliografica per quel concerne il tracciamento di PFAS rilevati negli imballaggi di fast food , nei sacchetti di popcorn per microonde e nelle padelle. Inoltre si mostrano quelle che sono le condizioni / fattori che favoriscono la migrazione dei PFAS dall’imballaggio all’alimento.
I PFAS sono ad oggi ancora ampiamente utilizzati nei materiali a contatto con gli alimenti in virtù dei legami C-F che forniscono un’elevata resistenza anche a T elevate. I PFAS impiegati nella progettazione di imballaggi in carta e cartone, sono stati descritti come altamente persistenti , bioaccumulabili e tossici. Pertanto per determinare le fonti di esposizione sono necessari diversi metodi analitici , non solo per analizzarli, ma anche per determinare le loro impurità e i loro prodotti di degradazione. Di conseguenza possono comparire nuovi prodotti fluorurati e attualmente non esiste una metodologia di analisi universale per identificare tutti i PFA. Si ricorda come il confezionamento dei popcorn al microonde è spesso sotto i riflettori di numerose ricerche poiché essi vengono largamente trattati con PFC per aumentare la  resistenza all’alta temperatura e ai grassi. Fortunatamente è stato difficile riscontrare livelli di PFC allarmanti nell’alimento dopo la cottura, suggerendo quindi che non sono migrati all’alimento. Discorso analogo per le pentole antiaderenti. E’ altresì importante ricordare che le prove di migrazione dipendono dal tipo di utilizzo del MCA, ci sono imballaggi come il confezionamento da fast-food, i sacchetti da popcorn o gli involucri dei muffin che sono “usa&getta” e quindi la migrazione va valutata dopo un singolo utilizzo, ciò non accade per altri materiali come le pentole che prevedono un uso ripetuto. Gli autori infine sottolineano l’importanza ad oggi di alternative possibili non fluorurate per esercitare una funziona analoga di barriera su carta e cartone come ad esempio i rivestimenti in CMC (carbossimetilcellulosa), PVOH (alcool polivinilico,), amido… Un’altra tecnica per prevenire la migrazione consiste nel rivestire il materiale con plastica o alluminio sul lato di contatto con l’alimento come accade nei cartoni multistrato del latte. Nonostante queste considerazioni, dopo questa revisione (2021), in accordo con gli autori, i PFAS sono ancora largamente impiegati nella realizzazione dei MOCA il che li rende un pericolo da non sottovalutare.

link alla ricerca : https://www.mdpi.com/2304-8158/10/7/1443

A cura del Dottor Camerini Enrico