L’articolo «Les victimes de pollution chimique méritent justice» (“Le vittime dell’inquinamento chimico meritano giustizia”), pubblicato su Le Monde, sottolinea quanto l’inquinamento chimico porti a un numero sempre maggiore di azioni legali, ma come, al contempo, le vittime incontrino molti ostacoli nel far valere i propri diritti. In particolare, un gruppo di avvocati, giuristi e accademici europei ha sottolineato la difficoltà nel far valere e garantire l’accesso alla giustizia.
L’inquinamento chimico in Europa è ai massimi storici, ma le normative europee in materia tacciono su come accedere alla giustizia quando l’inquinamento mette a rischio la salute delle persone. Di conseguenza, le vittime devono affrontare un processo lungo, costoso ed emotivamente impegnativo incontrando ostacoli nella ricerca della prova del nesso causale tra l’uso di una sostanza pericolosa e il danno subito, nella determinazione del danno e nelle difficoltà pratiche. Questi ostacoli rappresentano un problema che impedisce alle vittime di far valere il proprio diritto a un ambiente sano e non tossico, riconosciuto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Le Monde: «Les victimes de pollution chimique méritent justice»