In Toscana gli scarichi industriali inquinano i fiumi con Pfas

 

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In Toscana il distretto cartario di Lucca, e i distretti tessile, conciario e florovivaistico contribuiscono all’inquinamento da Pfas di molti corsi d’acqua. È quanto è emerso dai risultati pubblicati da campionamenti indipendenti effettuati a gennaio 2024.

Sono stati effettuati prelievi a monte e a valle degli impianti di depurazione industriale: quello del consorzio Torrente Pescia e l’Aquapur per il distretto carta; il depuratore di Aquarno che scarica nell’Usciana per il distretto conciario; il depuratore Cuoio-Depur, che scarica nel Rio Malucco per il distretto del cuoio; i fiumi Ombrone e Bisenzio per il distretto tessile; il torrente Brana per quello florovivaistico.

Confrontando i dati, in quelli sui campionamenti a valle sono spesso emersi notevoli incrementi di contaminazione; ad esempio, nel fiume Ombrone, la concentrazione a valle del distretto tessile risulta circa 20 volte superiore rispetto a monte, mentre nel Rio Frizzone – a valle del depuratore Aquapur – la presenza di Pfas aumenta di circa 9 volte rispetto a quella a monte. Sono stati registrati incrementi significativi anche a valle del depuratore Aquarno che si immette nel canale Usciana.

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Anche in Toscana sono state rinvenute contaminazioni da PFAS nei corsi d’acqua – L’INDIPENDENTE (lindipendente.online)