Biodisponibilità cutanea delle sostanze perfluoroalchiliche utilizzando modelli 3D in vitro di HES, o human skin equivalent

 

Articolo test

Le sostanze perfluoroalchiliche sono state identificate in diversi prodotti che entrano in contatto con la pelle umana, dagli abiti ai prodotti per la cura personale, ma mancano ancora ricerche approfondite sull’assorbimento cutaneo dei PFAS nell’essere umano.

In questo studio l’assorbimento cutaneo di 17 PFAS è stato valutato per la prima volta utilizzando modelli 3D in vitro di HES, o human skin equivalent, esposti a 500 ng/cm2 di PFAS disciolti in metanolo per 24-36 ore. I PFAS scelti sono stati poi analizzati, e divisi in frazioni: assorbiti, non assorbiti e trattenuti nel tessuto cutaneo (frazione assorbibile).

L’acido perfluoropentanoico (PFPeA) e il perfluorobutano sulfonato (PFBS) hanno avuto la frazione assorbita più alta, rispettivamente 58,9% e 48,7%, e la frazione assorbita è diminuita con l’aumentare della lunghezza della catena di carbonio degli acidi perfluorocarbossilici (PFCA) studiati (r = 0,97, p = 0,001) e degli acidi perfluorosolfonici (PFSA) (r = 0,97, p = 0,004).

I ricercatori hanno osservato che, mentre i PFAS a catena più lunga (Cn ≥ 9) non sono stati assorbiti direttamente, una grande frazione della dose di esposizione è stata rilevata nel tessuto cutaneo al termine dell’esposizione. Ciò è stato più evidente per l’acido perfluoroundecanoico (PFUnDA) e il perfluorononano sulfonato (PFNS), per i quali il 66,5% e il 68,3% della dose di esposizione è stato ritrovato nel tessuto cutaneo, mentre nessuno dei due composti è stato rilevato nella frazione assorbita.

Per i composti con una lunghezza della catena di carbonio > 11, la frazione trovata nel tessuto cutaneo diminuisce con l’aumentare della lunghezza della catena. Le proprietà fisico-chimiche hanno svolto un ruolo nella permeazione cutanea dei PFAS, con una chiara correlazione inversa tra logKOW e frazione assorbita sia per i PFCA (r = -0,97; p ≤ 0,001) che per i PFSA (r = -0,99; p ≤ 0,001).

Il flusso allo stato stazionario (JSS) e i coefficienti di permeazione (Papp) sono stati determinati per i composti target con permeazione significativa dopo 36 ore di esposizione (C5-C8 PFCA e C4-C7 PFSA). In generale, sia il flusso che il coefficiente di permeazione sono diminuiti con l’aumentare della lunghezza della catena.

Leggi l’articolo: https://doi.org/10.1016/j.envint.2024.108772