SIMODROFILA: Sistemi innovativi di monitoraggio per il controllo sostenibile di
Drosophila Suzukii ed altri fitofagi rilevanti per la frutticoltura laziale
Il progetto che si vuole proporre è un progetto pilota per lo sviluppo di nuovi approcci, processi e tecnologie finalizzati ad accrescere la competitività e la sostenibilità nel settore produttivo agricolo della zona produttiva “Sabina Romana”.
Il comparto produttivo agricolo della “Sabina Romana”, situato nella provincia nord-est di Roma, è costituito da aziende medio-piccole che operano principalmente nel settore frutticolo. È evidente che nel suddetto areale, questi sistemi di produzione agricola, siano obsoleti e scarsamente competitivi sul mercato. Una gestione agronomica approssimativa delle coltivazioni si traduce in un controllo difficoltoso delle avversità biologiche e fitopatologiche, quasi sempre basato sull’utilizzo di pesticidi. Nell’area considerata, si verificano anche la presenza di insetti dannosi, come ad esempio la mosca mediterranea della frutta (Ceratitis capitata), la mosca del ciliegio (Ragholetis cerasi) e più recentemente la specie invasiva Drosophila suzukii. Uno degli ultimi fitofagi trovati nel Lazio è la cimice asiatica (Halyomorpha halys), emittero già tristemente noto per i danni ai fruttiferi del Nord Italia. Questi insetti rappresentano una sfida biologica che richiede un intervento mirato e razionale, sia per evitare perdite economiche alle singole aziende, sia per prevenire la diffusione delle infestazioni sull’intero territorio.
Le innovazioni che saranno applicate nel settore produttivo e imprenditoriale, provenienti dalla ricerca, si concentreranno principalmente sul potenziamento dei metodi di sorveglianza e prevenzione delle infestazioni da insetti dannosi. Saranno introdotti nuovi strumenti e tecnologie per migliorare la rilevazione precoce delle infestazioni tramite un sistema di monitoraggio e “early warning”, con un focus particolare sulla specie invasiva Drosophila Suzuki.