PFAS, gli effetti dannosi dell’esposizione sui feti
Un recente studio pubblicato su The Lancet Planetary Health ha dimostrato che l’esposizione alle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) ha effetti dannosi sui feti già nei primi tre mesi di gestazione. In particolare, sono state riscontrate alterazioni metaboliche e l’accumulo di PFAS nel fegato del feto, esponendolo a un rischio maggiore di contrarre patologie come cancro e diabete nel corso della sua vita.
“Siamo rimasti sorpresi dalla forte associazione di queste sostanze chimiche con i cambiamenti nel metabolismo fetale. È simile ad alcuni cambiamenti metabolici che si verificano negli adulti. Nello specifico, abbiamo scoperto che l’esposizione ai PFAS è collegata al metabolismo modificato degli acidi biliari e dei lipidi nei feti”, dichiara Tuulia Hyötyläinen, professoressa di chimica all’Università di Örebro.
Nonostante sia stato già provato che l’esposizione ai PFAS in gravidanza è collegata al rischio di nascite sottopeso e all’obesità infantile, questo studio è il primo a condurre un profiling sistematico del metabolismo dei feti e a misurarne i livelli di contaminazione.
Lo studio
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La contaminazione da PFAS ci colpisce ancora prima di nascere