PFAS nelle acciughe in scatola e il loro impatto sulla sicurezza alimentare

Articolo test

Il consumo di pesce rappresenta una componente fondamentale della dieta italiana, apportando proteine, acidi grassi polinsaturi e micronutrienti. Tuttavia, l’uomo, attraverso il consumo di prodotti ittici, è esposto a vari contaminanti, tra cui le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), su cui, negli ultimi anni, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha focalizzato la sua attenzione.

L’organismo umano non è in grado di metabolizzare ed eliminare efficacemente gli PFAS; al contrario, tende invece ad accumularli.

Tra le cinque principali specie di pesce consumate dalle famiglie in Italia rientrano le acciughe, ma la presenza di PFAS in questa specie non è stata completamente indagata. Al fine di valutare il rischio per il consumatore, sono stati analizzati questi contaminanti in acciughe salate e in scatola raccolte in diverse zone di pesca, anche distanti tra loro, per verificare possibili variazioni di bioaccumulo.

Lo studio completo può essere visonato al seguente link: https://www.mdpi.com/2304-8158/12/5/1060