L’olio extra vergine d’oliva (Olea europaea L., famiglia delle Oleaceae)  è la fonte principale di grassi per eccellenza della Dieta Mediterranea. Un olio per essere denominato come “olio extravergine di oliva”, deve presentare un’acidità libera, espressa in acido oleico, inferiore a 0,8 g su 100g di prodotto e numero di perossidi inferiore a 20 milliequivalenti/chilo (Meq/Kg) e avente le altre caratteristiche conformi a questa categoria (REG. (CEE) N. 2568/91 DELLA COMMISSIONE dell’11 luglio 1991 relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi ad essi attinenti).

 L’olio extravergine di oliva, è l’unico che si ottiene mediante spremitura meccanica del frutto, senza uso di solventi chimici.  Le sue proprietà nutrizionali, apportano 900 kcal/100g sotto forma di componente lipidica. In particolare, 100g di olio extravergine di oliva, apporta 14,46 g di grassi saturi, 72,95 g di grassi monoinsaturi, di cui 71,87 g di acido oleico e 0,79 g di acido palmitoleico e 7,52 g di grassi polinsaturi, di cui 6,79 g di acido linoleico e 0, 73 g di acido alfa – linoleico. L’olio extravergine di oliva, su 100 g presenta un apporto di 22,4 mg di vitamina E (contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo), 36 µg di vitamina A (retinolo equivalenti) (contribuisce al mantenimento della capacità visiva, al normale funzionamento del sistema immunitario, interviene nel processo di specializzazione delle cellule e contribuisce al normale mantenimento di una pelle normale). Inoltre, 100g di olio EVO apporta 0,2 mg di ferro e sali minerali in tracce come sodio, potassio, zinco, rame e selenio.

L’olio extravergine di oliva, viene anche definito con il termine «nutraceutico», che deriva dalla fusione delle parole «nutritivo» e «farmaceutico». Il termine non è definito dalla legislazione comunitaria (REGOLAMENTO (CE) N. 178/2002 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 28/01/2002) e quindi rientra nella denominazione degli “integratori alimentari”. Il suo ruolo nella prevenzione di molte patologie è ormai noto, ed è stato dimostrato attraverso diversi studi clinici ed epidemiologici. Un importante studio iniziato nel 1958, per esaminare le relazioni tra stile di vita, biomarcatori e malattie cardiache, risale ad Ancel Keys con lo studio Seven Nation Country of Cardiovascular Disease. Egli dimostrò come uno stile di vita mediterraneo, caratterizzato da un alimentazione prevalentemente di origine vegetale, riducesse l’incidenza di mortalità per patologie cardiovascolari. L’effetto nutraceutico dell’olio d’oliva, è da attribuire alla sua composizione chimica. In particolare ai livelli di acidi grassi ( 98 – 99% del peso totale di EVOO), tra cui gli acidi monoinsaturi (MUFA) come l’acido oleico che contribuisce al mantenimento dei livelli normali di colesterolo nel sangue. In basse percentuali, tra l’1 – 2 % ritroviamo componenti polari minori a carattere antiossidante e antinfiammatorio, come i fenoli, i fitosteroli, i tocoferoli e squalene. In esso sono stati identificati oltre 30 composti bio fenolici idrofili, che sono responsabili delle proprietà organolettiche e della stabilità ossidativa dell’olio. In particolare, tra i composti bioattivi, sono oggetto di studio l’oleuropeina e idrossitirosolo per le loro importanti proprietà biologiche come quella antiossidante ed effetti cardio-protettivi, migliorando i valori delle lipoproteine ad alta intensità (HDL) e riducendo i valori delle lipoproteine a bassa intensità (LDL). Inoltre, studi dimostrano come i fenoli possano esercitare anche effetti antidiabetici, ipoglicemizzanti, neuroprotettivi  e antitumorali per via delle proprietà antiossidanti e di protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Gli effetti benefici dei composti bioattivi presenti nell’EVO, sono stati indicati nel 2011 dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare nel Reg. Della Commissione n.432/2012, e si ottengono con un’assunzione giornaliera di 20 g di olio extravergine di oliva contenente 5 mg di idrossitirosolo (HT) e suoi derivati. La biodisponibilità dei polifenoli assunti con il cibo, varia in relazione alla sua digestione, assorbimento e metabolismo. I polifenoli dopo l’ingestione, devono essere assorbiti e trasformati in composti bioattivi. 

L’assunzione di olio d’oliva è associata alla prevenzione e gestione di malattie croniche come il diabete di tipo 2, di cui gli effetti benefici sono potenziati attraverso uno stile di vita sano ed equilibrato. L’olio EVO e le sue proprietà salutistiche, sono impiegate anche nella terapia per il trattamento del cancro. Il cancro, è tra le principali cause di morte a livello globale. Una delle cause è data da abitudini alimentari scorrette. È stato dimostrato come i prodotti naturali impiegati attraverso l’integrazione nutraceutica e associati ai trattamenti convenzionali, possano contribuire al successo della terapia antitumorale migliorando la possibilità di sopravvivenza e guarigione, soprattutto a seguito di una diagnosi precoce del cancro e un trattamento adeguato. L’uso di composti naturali con effetti antitumorali, è da considerare efficace insieme ad un’adeguata terapia contro il cancro, poiché ha bassa tossicità e minori effetti collaterali rispetto ad essa. L’impiego delle proprietà dell’olio EVO in ambito nutraceutico, considera anche l’utilizzo di composti di scarto della filiera olivicola, come le foglie di oliva che sono una preziosa fonte di composti bioattivi. Ad oggi, ritroviamo estratti di foglie di olivo sotto forma di foglie essiccate per preparare delle tisane oppure in forma di compresse per gli integratori alimentari. L’oleuropeina è il polifenolo più presente nelle olive e foglie di olivo e ha proprietà antitumorali nei confronti del cancro alla mammella, fegato, polmone, prostata e colon (Nutraceuticals and Cancer: Potential for Natural Polyphenols by Jessica Maiuolo et al.). Numerosi studi scientifici hanno evidenziato anche le proprietà antiossidanti dell’oleuropeina grazie alla sua capacità di promuovere l’attività enzimatica di enzimi come la superossido dismutasi, la catalasi, la glutatione S-reduttasi e la glutatione S-transferasi nel difendere il nostro organismo dai radicali liberi (ROS). Inoltre, i composti fenolici derivati dalle foglie di olivo, hanno anche proprietà antimicrobiche rendendosi utili nella lavorazione e conservazione degli alimenti. Gli estratti di foglie di olivo possono essere quindi anche impiegati come ingredienti alimentari in favore della loro attività nutraceutica. 

Fonti: 

  • Nutraceuticals and Cancer: Potential for Natural Polyphenols by Jessica Maiuolo et al. – International Journal Of Molecular Sciences
  • Olive Oil Nutraceuticals in the Prevention and Management of Diabetes: From Molecules to Lifestyle by Ahmad Alkhatib et al. – International Journal Of Molecular Sciences
  • REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/1604 DELLA COMMISSIONE del 27 settembre 2019 che modifica il regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi ad essi attinenti
  • REGOLAMENTO (CEE) N. 2568/91 DELLA COMMISSIONE dell’11 luglio 1991 relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi ad essi attinenti
  • Parere del Comitato economico e sociale europeo su «Come realizzare nell’UE un’armonizzazione dell’ingresso sul mercato degli integratori alimentari: soluzioni e buone pratiche» (parere esplorativo) (2021/C 286/07)
  • Review – Health Effects of Phenolic Compounds Found in Extra-Virgin Olive Oil, By-Products, and Leaf of Olea europaea L. Annalisa Romani  et al. 
  • REGOLAMENTO (UE) N. 432/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 maggio 2012 relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari, diverse da quelle facenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini.
  • Humanitas Research Hospital – Olio di oliva 
  • Istituto Superiore di Sanità – Olio extravergine di oliva